Points Of Interest

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Cimitero di guerra inglese

E' uno dei cimiteri stranieri più grandi d’Italia (1939 caduti), viene considerato un cimitero giardino, per la sua varietà di fiori che lo adornano. La sua costruzione è il drammatico risultato dello sfondamento della “Linea Gotica” che pose fine alla II Guerra Mondiale. Il cimitero è curato direttamente dalle autorità del Commonwealth. Fonte: Riviera di Rimini

Valle del Marano

L’area costituisce il bel Parco Fluviale del Marano, che il comune di Coriano ha istituito con grande sensibilità. Caratterizzato da un percorso tortuoso presenta portate quanto mai variabili nel corso dell’anno. Essendo un torrente ricalca l’andamento pluviometrico, per cui nella stagione estiva si registrano portate pressoché nulle. La parte valliva del bacino vede l’asta iniziare ad

Teatro Dimora Arboreto

Il teatro è inserito all'interno del parco Arboreto come una grande foglia adagiata sul prato. L’intera struttura è stata pensata in armonia con l’ambiente. Ospiti sconosciuti e illustri vi si avvicendano per delineare PerCorsi fra arte comunicazione natura: una serie di incontri per un passaggio di saperi sull’arte scenica e su quella visiva, sulla parola

Piana di San Pietro in Cotto

Si trova nelle vicinanze del fiume Conca ed è un’area che ha restituito importanti evidenze archeologiche inquadrabili tra l’età repubblicana e l’alto Medioevo. È riconoscibile un polo aggregativo con impianto per la lavorazione del metallo e un complesso edificio monumentale dotato di ambienti riscaldati, vasca mosaicata, rivestimenti in marmo, di età repubblicana - imperiale prospiciente un

La Ghiacciaia

Un raro esempio di ghiacciaia (o conserva) di epoca malatestiana: si trova sul fianco del piazzale principale. Molto interessante la sua tecnica costruttiva. La ghiacciaia era una grande cavità scavata nella terra e rivestita in mattoni o pietre. Durante l’inverno la neve veniva raccolta in questi grandi contenitori e pressata fino a diventare ghiaccio. In

Chiesa della Pace

La chiesa di Trarivi si vide coinvolta nel feroce scontro tra gli alpini bavaresi del 100° reggimento di montagna del colonnello  Richard Ernst e dagli  Hampshires della 128ª della  46ª  divisione, durante la 2ª battaglia di Coriano (12 – 16 settembre ’44 ). La posizione della Chiesa,che permette un’ampia vista dei dintorni, ne spiega certamente

Cella del Cimitero

Cappella votiva voluta dal vescovo Giovanni Seclani nel 1437, completamente affrescata da uno dei più famosi pittori del tempo, Antonio Alberti, originario di Ferrara. Nella parete di fondo sono dipinte scene dell’Annunciazione e della Madonna in Trono. Intorno l’Adorazione dei Magi, la Presentazione al Tempio e due schiere di Santi. Nelle volte a crociera i

Palazzo Marcosanti

E' l’antica Tomba di Poggio Berni (con il termine Tomba si indicava una residenza di campagna fortificata). Deve ritenersi il principale riferimento storico della amministrazione di questo territorio. Pur avendo subito trasformazioni nel corso dei secoli,  le sue architetture sono ancora piene di testimonianze di notevole interesse e può considerarsi uno dei fortilizi meglio conservati

Parco della Cava

Fin dagli anni settanta del secolo scorso diversi studiosi indicavano la presenza di fossili nel fiume Marecchia. Diversi scavi hanno portato alla luce oltre 2.000 pezzi. La maggior parte dei fossili è costituita da pesci perchè nel Pliocene tutta la zona del giacimento era sommersa dal mare, come gran parte dell'Italia.

Oasi wwf di Ca Brigida

E' situata nella Valle del Marecchia, in comune di Verucchio, localita "Il Doccio". Si estende per 17 ettari lungo i versanti e il fondovalle del Rio Felisina. Ne fanno parte boschi, aree coltivate, rimboschimenti, una casa colonica con annesso parco e un corso d'acqua che la attraversa per un ampio tratto. La fauna è caratterizzata da

Eremo di Saiano

La torre di Saiano, presenta diverse analogie sia strutturali che architettoniche con altre due torri presenti nella Val Marecchia e precisamente quella sita a Maciano, in comune di Pennabilli e quella di Cicognaia in frazione di Bascio. La parte più importante del complesso è la Chiesa, meta di pellegrinaggi e luogo di preghiera sembra sin dal

Castello di Galasso

- Sopra Secchiano, il sasso di Vico e il sasso di Galasso funsero per secoli da basamento a due castelli. Nel 1000 però il castello di Vico pare fosse già scomparso, mentre dal suo maniero Galasso di Secchiano, intorno al 1300, in tempo di pace, non seppe resistere alla tentazione della guerra. E mise a ferro

Castello di Pietracuta

I ruderi svettano sulla pietra aguzza che diede il nome di Pietragùdola. Fu dei Carpegna, poi dei Malatesta e dei Montefeltro che fecero rimodellare la Rocca da Francesco di Giorgio Martini, 117 essa ospitò il Duca Federico e la consorte Battista Sforza nel 1462. Passò anche in mano sammarinese per poi tornare sotto la giurisdizione di

Sant’Igne

Come recita la primitiva Regola francescana e come avviene nelle principali città dell’Italia centro settentrionale, il convento si trova fuori le mura del centro medioevale, lungo una delle principali direttrici d’accesso. Oggi il convento è in luogo romito, quale terza perla nascosta dell’architettura religiosa medievale a San Leo. Sant’Igne: il nome stesso evoca qualcosa di

I Monti Tausani

I Tausani sono chiamati "Le piccole dolomiti della provincia di Rimini" La cosiddetta Cresta dei Tausani, è la dorsale che parte dal Montefotogno (458 m.) passa per il caratteristico Borgo di Tausano (445 m.) e raggiunge il Monte Gregorio (579 m). Continua poi quasi in piano fino al Monte Penna del Gesso (578 m.) ed

La Rocca di Maioletto

I pochi ruderi restaurati sono i resti di una delle roccaforti più difficili da espugnare dell’intera Valmarecchia e Montefeltro. La Rocca domina la vallata da un gigantesco masso di sabbia e argilla. La leggenda vuole che la rocca di Maioletto ed il sottostante borgo, siano stati distrutti da una frana, che la tradizione indica essere avvenuta

Il Marecchia a Ponte Santa Maria Maddalena

Qui il fiume Marecchia regala tratti rocciosi e vasche profonde e restituisce la memoria di due mulini. Guarda le immagini del Marecchia a Ponte Santa Maria Maddalena su Instagram

Miniera di Perticara

La miniera di Perticara è la più grande d'Europa e tra le più grandi al mondo per la sua estensione sotterranea e per la sua enorme quantità di materiale presente. Era un labirinto esteso per più di 7,5 chilometri quadrati nella direzione sud-nord più di 4000 metri nella direzione ovest-est. Questa città sotterranea era composta da oltre 100 chilometri di gallerie,

Ruderi del castello di Monte Fotogno

Ruderi del castello di Uffogliano

I Luoghi dell’Anima

I luoghi dell'Anima sono un Museo diffuso nato nel 1989 dalla fervida mente del poeta e sceneggiatore Tonino Guerra. Le istallazioni percorrono l'intero paese di Pennabilli e la Valle del Marecchia risvegliando l’interesse dei visitatori attraverso sottili invenzioni poetiche: L'Orto dei Frutti Dimenticati Un “museo dei sapori” che raccoglie specie ormai perdute di alberi da frutto appartenenti

Castello di Bascio

E' ciò che rimane dell’antico e maestoso castello che dominava la sottostante Valle del Marecchia; insieme ai castelli di Gattara, Miratoio e Scavolino fu uno dei primi feudi della casata dei Carpegna. Ai piedi della Torre “Il giardino pietrificato” opera ideata da Tonino Guerra e visibile all'esterno. Guarda il borgo e la torre di

Sasso Simone e Simoncello

Il Parco naturale del Sasso Simone e Simoncello è una delle quattro aree protette istituite dalla Regione Marche. Il parco, nato nel 1994, è situato nel Montefeltro, ma, in seguito all'aggregazione dell'Alta Valmarecchia all'Emilia-Romagna, il territorio del Parco è in parte nella provincia di Rimini (area occidentale) ed in parte in quella di Pesaro-Urbino (area orientale). I maggiori rilievi sono i Sassi Simone e Simoncello, il monte Canale, il Monte

Grotte di Miratoio

Nei pressi dell'antico Miratoio (il Castrum Miratorii) sono accatastate alcune piccole grotte, la cui origine non è legata a fenomeni carsici veri e propri. Il poggio di Miratoio è costituito infatti da roccia prevalentemente arenacea, intensamente fratturata ed oggetto di crolli che hanno determinato la presenza di cavità ben note e storicamente frequentate. “Tana di

Ponte 8 Martiri

Ponte a più arcate, detto "degli otto martiri" in riferimento a una strage nazifascista avvenuta nei suoi pressi nel 1944. Qui furono infatti sterminati gli ultimi partigiani della valle insieme agli abitanti del luogo. In estate, il luogo raduna molti bagnanti grazie alla presenza di alcune pozze d'acqua generate dalla confluenza tra Senatello e Marecchia.

Ruderi del Castello di Uguccione

Si possono ancora intravedere i ruderi del castello che fu di Uguccione della Faggiola Capitano di ventura ed uomo politico, fu tra i protagonisti della vita politica e militare del Medioevo in particolare all'interno delle vicende che contrassegnarono lo scontro tra Papato ed Impero.

Fragheto

Fragheto, piccolo borgo sconosciuto arroccato sulle colline dell'Appennino tosco-romagnolo-marchigiano, frazione del comune di Casteldelci, diventò il 7 aprile del 1944 il fulcro di una strage inumana e proprio per questa resterà nella storia e nella memoria dell'uomo per sempre. Paese di settanta anime, verrà decimato e devastato dalla ferocia dell'uomo e dalla crudeltà della guerra. Fonte:

Geosito di Casteldelci

Il geosito presenta un affioramento lungo la sponda sinistra del torrente Senatello nel quale è esposta la Formazione Marnoso Arenacea (Membro di Collina, litofacies pelitico-arenacea, segnata da intercalazione di arenarie in letti sottili e medi talora spessi e molto spessi, con rapporto A/P inferiore a 1/5), con giacitura suborizzontale della stratificazione. L'affioramento è segnato da

Grotte di Onferno

Il complesso carsico delle Grotte di Onferno si trova all'interno della Riserva Naturale omonima in provincia di Rimini ed è considerato tra i più importanti d'Italia tra le grotte nel gesso. Le grotte si aprono alla base del grande e singolare masso gessoso su cui anticamente sorgeva il "Castrum Inferni", attualmente Castello di Onferno. Guarda

Morciano di Romagna

- Passeggiando per il suo centro si coglie un’atmosfera ottocentesca, con il rigore urbanistico e la severità architettonica in uso tra i due secoli. Per l’area del Conca è la cittadina di riferimento, grazie allo sviluppo degli ultimi 150 anni, che l’ha trasformata nel maggior centro di commerci e servizi. Questa era da sempre

Poggio Torriana

- Comune istituito il 1º gennaio 2014 dalla fusione dei comuni di Poggio Berni e Torriana. Le sue campagne fertili e fascinose, così come le alture, lievi macapaci di offrire già ampi panorami, sono disseminate di edifici storici di rilievo, a rammentare la vocazione residenziale e vacanziera gli uni, quella di opifici per la

San Clemente

- Borgo malatestiano che svela presto al visitatore la sua appartenenza. Leggibile la cinta muraria, oggetto di  restauro e i resti della Rocca con torri poligonali, edificate da Sigismondo Pandolfo Signore di Rimini. Notizie sul suo “Castrum” si hanno nel 962 quando Ottone I ne fece dono ai Conti di Carpegna. Poi fu dei

Saludecio

- Elegante, con una austerità ottocentesca, non a caso vi si tiene in agosto la manifestazione 800 Festival, come svela il suo bel profilo, Saludecio offre molto. In ragione della sua vocazione culturale e della sua capacità di sperimentare in un contesto ambientale e storico-architettonico decisamente favorevole. Con attorno un paesaggio dolce e allungato,

Montegridolfo

- Montegridolfo fa parte de “I Borghi più Belli d’Italia” e di Borghi Viaggio Italiano. Delizioso e invitante il suo borgo, un cassero della cui esistenza si fa menzione già attorno al 1000, che si presenta nella sua integrità, interamente protetto dalle alte mura ad unico accesso, con torre che sovrasta la porta cinquecentesca. Unica la

Montefiore Conca

- Montefiore Conca fa parte de “I Borghi più Belli d’Italia” ed è Bandiera arancione del Touring Club Italiano. La vista della sua Rocca ruba lo sguardo, imponente manufatto malatestiano che svetta imprendibile sulla vallata del fiume Conca. Ma raggiunto il suo abitato di impronta medievale anch’esso affascina e invita a percorrerlo. E intorno un verde con

Montescudo-Monte Colombo

Montescudo  Magnifica terrazza sulle prime colline della Valconca, che lambiscono l’antica Repubblica di San Marino e dialogano con il Montefeltro. I Malatesta ne fecero un avamposto importante, data la sua collocazione strategica adatta al controllo del territorio. Una posizione tanto felice da richiamare non solo visitatori ma anche nuovi abitanti. Nelle sue fertili

Montescudo

Provincia: Rimini (18 km) Altitudine: 200-400 mt. slm Area turistica: Appennino e Verde Riviera Adriatica Siamo su un crinale che divide la piana riminese dalla via che conduce verso i primi monti dell’Appennino, a suo tempo punto strategico per il controllo del territorio. Il territorio, un tempo appartenente alla Signoria dei Malatesta, è ricco di testimonianze archeologiche

Mondaino

- Sorprendente quanto emozionante è l’approdo a questo comune della media Valconca: il borgo raccolto nel castello, con un’elegante piazza semicircolare, set cinematografico e di coinvolgenti rievocazioni storiche, con una forte impronta musicale, per la presenza della banda e della fabbrica di fisarmoniche dei fratelli Galanti, immerso in un verde integro fatto di macchie

Gemmano

- Trabocca di verde il punto più alto in Valconca della provincia riminese. Splendida la natura che ricopre le sue colline per il rigoglio e per la spontaneità. Un’oasi paradisiaca di silenzio e di luce attraverso cui si godono orizzonti infiniti. Una località da non trascurare soprattutto per coloro che amano le ambientazioni bucoliche.

Coriano

- Armonia e leggerezza sono le sensazioni che regala questa campagna, alle spalle di Rimini e del mare, attraversata dal torrente Marano. Le colture pregiate tra cui vite e ulivo, caratterizzano una terra fertile e ricca abitata e sfruttata da millenni, come testimoniano reperti e monumenti. I primi sono risalenti all’Età del Ferro, riconducibili

Verucchio

- Affascinante per la collocazione sulle prime alture rocciose a breve distanza dal mare che da qui si ammira con pienezza e per le sue architetture che vi svettano, visibili fin dalla pianura, attrae lo sguardo e rapisce l’attenzione. E allora si scopre che è una capitale malatestiana e che nella ancora possente Rocca,

Sant’Agata Feltria

- Leggende fondative e aspetto fiabesco, col suo castello prestato dall’iconografia classica delle favole, rendono questo comune, posto tra le Valli dei fiumi Savio e Marecchia, uno dei centri più caratteristici del Montefeltro, capace di offrire piacevoli itinerari culturali, naturalistici, spirituali e gastronomici. Le origini di Sant’Agata Feltria risalgono al periodo Pre-Romano con popoli

Casteldeci

- Occupa l’ultimo lembo a Sud Ovest della provincia e si distingue per la bellezza della sua natura che la identifica come “mare verde”. Sopra si erge il Monte Fumaiolo, da cui nasce il Tevere e non lontano c’è il Monte della Zucca da cui il Marecchia si fa strada tra l’erba fino a

Talamello

- Addossata al Monte Pincio che la protegge, dalla parte del fiume dialoga con i dirupi su cui svettano le fortezze di San Leo e Maioletto, controllando la vallata e la contigua Novafeltria. È il comune da cui essa è nata circa cento anni fa, lasciando Talamello orfana di una grossa fetta di territorio

San Leo

- San Leo fa parte de “I Borghi più Belli d’Italia” ed è Bandiera arancione del Touring Club Italiano. Meravigliosa capitale d’arte, citata da Dante Alighieri nella Divina Commedia, è il fulcro della regione storica del Montefeltro ed è la città che gli ha dato il nome. Nota per le sue vicende storiche e geopolitiche, location

Pennabilli

- Pennabilli è Bandiera arancione del Touring Club Italiano. Edificata sulle emergenze rocciose della Rupe e del Roccione, a 629 metri, è fedele al suo impianto medievale. Deve il suo assetto urbano all’unione dei due castelli, di Billi, sopra la Rupe, e di Penna, sul Roccione. Di origini antichissime ha visto succedersi gli Umbri, gli Etruschi e

Novafeltria

- Situata al centro della media valle del Marecchia, in una zona prevalentemente pianeggiante, è un giovane comune nato nel 1907, oggi centro commerciale e industriale della vallata. Ebbe come nome originario quello di Mercatino Marecchia, in riferimento alle importanti fiere settimanali che vi avevano luogo. Nel 1941 fu tramutato in Novafeltria, per evocare la

Maiolo

- Raggiungibile da ogni sguardo disperso nella Valle, è la sua Rocca, detta di Maioletto, ad innescare curiosità e fascino. Essa è posta su una zattera di roccia che la separa dal resto delle argille sottostanti. L’attuale borgo invece non è visibile poiché si erge in una località vicina denominata Serra, che ha preso il

Petrella Guidi

Petrella Guidi era uno dei tredici castelli del vicariato di Sant'Agata Feltria, ed ha origini antichissime. Il Borgo è caratterizzato da case altissime in pietra bianca antica, unite fra loro in una serie irregolare. Le circondano vicoli stretti in ciottolato con accanto caratteristici forni. L'arco in pietra bianca rappresenta la porta d'ingresso al paese, su

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Monte Aquilone

- E uno dei tanti frammenti di calcare marnoso trascinato dalla colata gravitativa e arenatosi contro il massiccio del Monte Pincio - Monte Perticara. E' possibile visitare la vetta, a 883 metri sul livello del mare. Nel castagneto sono stati rinvenuti manufatti preistorici e materiali archeologici: selci, frammenti di ceramiche, spille e monete romane. Famoso

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