Comuni del GAL

Home/Comuni del GAL

Morciano di Romagna

- Passeggiando per il suo centro si coglie un’atmosfera ottocentesca, con il rigore urbanistico e la severità architettonica in uso tra i due secoli. Per l’area del Conca è la cittadina di riferimento, grazie allo sviluppo degli ultimi 150 anni, che l’ha trasformata nel maggior centro di commerci e servizi. Questa era da sempre

Poggio Torriana

- Comune istituito il 1º gennaio 2014 dalla fusione dei comuni di Poggio Berni e Torriana. Le sue campagne fertili e fascinose, così come le alture, lievi macapaci di offrire già ampi panorami, sono disseminate di edifici storici di rilievo, a rammentare la vocazione residenziale e vacanziera gli uni, quella di opifici per la

San Clemente

- Borgo malatestiano che svela presto al visitatore la sua appartenenza. Leggibile la cinta muraria, oggetto di  restauro e i resti della Rocca con torri poligonali, edificate da Sigismondo Pandolfo Signore di Rimini. Notizie sul suo “Castrum” si hanno nel 962 quando Ottone I ne fece dono ai Conti di Carpegna. Poi fu dei

Saludecio

- Elegante, con una austerità ottocentesca, non a caso vi si tiene in agosto la manifestazione 800 Festival, come svela il suo bel profilo, Saludecio offre molto. In ragione della sua vocazione culturale e della sua capacità di sperimentare in un contesto ambientale e storico-architettonico decisamente favorevole. Con attorno un paesaggio dolce e allungato,

Montegridolfo

- Montegridolfo fa parte de “I Borghi più Belli d’Italia” e di Borghi Viaggio Italiano. Delizioso e invitante il suo borgo, un cassero della cui esistenza si fa menzione già attorno al 1000, che si presenta nella sua integrità, interamente protetto dalle alte mura ad unico accesso, con torre che sovrasta la porta cinquecentesca. Unica la

Montefiore Conca

- Montefiore Conca fa parte de “I Borghi più Belli d’Italia” ed è Bandiera arancione del Touring Club Italiano. La vista della sua Rocca ruba lo sguardo, imponente manufatto malatestiano che svetta imprendibile sulla vallata del fiume Conca. Ma raggiunto il suo abitato di impronta medievale anch’esso affascina e invita a percorrerlo. E intorno un verde con

Montescudo-Monte Colombo

Montescudo  Magnifica terrazza sulle prime colline della Valconca, che lambiscono l’antica Repubblica di San Marino e dialogano con il Montefeltro. I Malatesta ne fecero un avamposto importante, data la sua collocazione strategica adatta al controllo del territorio. Una posizione tanto felice da richiamare non solo visitatori ma anche nuovi abitanti. Nelle sue fertili

Montescudo

Provincia: Rimini (18 km) Altitudine: 200-400 mt. slm Area turistica: Appennino e Verde Riviera Adriatica Siamo su un crinale che divide la piana riminese dalla via che conduce verso i primi monti dell’Appennino, a suo tempo punto strategico per il controllo del territorio. Il territorio, un tempo appartenente alla Signoria dei Malatesta, è ricco di testimonianze archeologiche

Mondaino

- Sorprendente quanto emozionante è l’approdo a questo comune della media Valconca: il borgo raccolto nel castello, con un’elegante piazza semicircolare, set cinematografico e di coinvolgenti rievocazioni storiche, con una forte impronta musicale, per la presenza della banda e della fabbrica di fisarmoniche dei fratelli Galanti, immerso in un verde integro fatto di macchie

Gemmano

- Trabocca di verde il punto più alto in Valconca della provincia riminese. Splendida la natura che ricopre le sue colline per il rigoglio e per la spontaneità. Un’oasi paradisiaca di silenzio e di luce attraverso cui si godono orizzonti infiniti. Una località da non trascurare soprattutto per coloro che amano le ambientazioni bucoliche.

Coriano

- Armonia e leggerezza sono le sensazioni che regala questa campagna, alle spalle di Rimini e del mare, attraversata dal torrente Marano. Le colture pregiate tra cui vite e ulivo, caratterizzano una terra fertile e ricca abitata e sfruttata da millenni, come testimoniano reperti e monumenti. I primi sono risalenti all’Età del Ferro, riconducibili

Verucchio

- Affascinante per la collocazione sulle prime alture rocciose a breve distanza dal mare che da qui si ammira con pienezza e per le sue architetture che vi svettano, visibili fin dalla pianura, attrae lo sguardo e rapisce l’attenzione. E allora si scopre che è una capitale malatestiana e che nella ancora possente Rocca,

Sant’Agata Feltria

- Leggende fondative e aspetto fiabesco, col suo castello prestato dall’iconografia classica delle favole, rendono questo comune, posto tra le Valli dei fiumi Savio e Marecchia, uno dei centri più caratteristici del Montefeltro, capace di offrire piacevoli itinerari culturali, naturalistici, spirituali e gastronomici. Le origini di Sant’Agata Feltria risalgono al periodo Pre-Romano con popoli

Casteldeci

- Occupa l’ultimo lembo a Sud Ovest della provincia e si distingue per la bellezza della sua natura che la identifica come “mare verde”. Sopra si erge il Monte Fumaiolo, da cui nasce il Tevere e non lontano c’è il Monte della Zucca da cui il Marecchia si fa strada tra l’erba fino a

Talamello

- Addossata al Monte Pincio che la protegge, dalla parte del fiume dialoga con i dirupi su cui svettano le fortezze di San Leo e Maioletto, controllando la vallata e la contigua Novafeltria. È il comune da cui essa è nata circa cento anni fa, lasciando Talamello orfana di una grossa fetta di territorio

San Leo

- San Leo fa parte de “I Borghi più Belli d’Italia” ed è Bandiera arancione del Touring Club Italiano. Meravigliosa capitale d’arte, citata da Dante Alighieri nella Divina Commedia, è il fulcro della regione storica del Montefeltro ed è la città che gli ha dato il nome. Nota per le sue vicende storiche e geopolitiche, location

Pennabilli

- Pennabilli è Bandiera arancione del Touring Club Italiano. Edificata sulle emergenze rocciose della Rupe e del Roccione, a 629 metri, è fedele al suo impianto medievale. Deve il suo assetto urbano all’unione dei due castelli, di Billi, sopra la Rupe, e di Penna, sul Roccione. Di origini antichissime ha visto succedersi gli Umbri, gli Etruschi e

Novafeltria

- Situata al centro della media valle del Marecchia, in una zona prevalentemente pianeggiante, è un giovane comune nato nel 1907, oggi centro commerciale e industriale della vallata. Ebbe come nome originario quello di Mercatino Marecchia, in riferimento alle importanti fiere settimanali che vi avevano luogo. Nel 1941 fu tramutato in Novafeltria, per evocare la

Maiolo

- Raggiungibile da ogni sguardo disperso nella Valle, è la sua Rocca, detta di Maioletto, ad innescare curiosità e fascino. Essa è posta su una zattera di roccia che la separa dal resto delle argille sottostanti. L’attuale borgo invece non è visibile poiché si erge in una località vicina denominata Serra, che ha preso il