La miniera di Perticara è la più grande d’Europa e tra le più grandi al mondo per la sua estensione sotterranea e per la sua enorme quantità di materiale presente. Era un labirinto esteso per più di 7,5 chilometri quadrati nella direzione sud-nord più di 4000 metri nella direzione ovest-est. Questa città sotterranea era composta da oltre 100 chilometri di gallerie, da discenderie e rimonte, fornelli (pozzi interni), il tutto distribuito su nove livelli comunicanti con l’esterno tramite quattro discenderie (entrate che conducevano direttamente alla miniera) e sette pozzi (una sorta di ascensori che calavano e facevano risalire operai, animali e materiale all’interno dei vari livelli). Il giacimento minerario di Perticara conobbe il suo massimo splendore a partire dal 1917 quando ne acquisì la concessione di sfruttamento la società Montecatini che la portò ai massimi livelli con l’impiego di circa 1600 dipendenti tra cantieri sotterranei, esterni e uffici. La miniera chiuse definitivamente i battenti nel 1964, a causa della concorrenza dei grandi giacimenti americani, dove lo zolfo veniva estratto a minor costo con una nuova tecnica; gli ex minatori furono costretti a trasferirsi per mancanza di lavoro nelle grandi città quali Torino, Ferrara e Milano in cerca di maggior fortuna.

Oggi della miniera è rimasto un cantiere di lavorazione, il Certino, trasformato in museo, il Sulphur con il cavalletto del pozzo Vittoria restaurato e rimesso a nuovo.

Fonte: Wikipedia 

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