La toponomastica racconta e ci porta indietro nel tempo, ci dice come e perché gli insediamenti umani si sono formati o quali fatti sono accaduti, così importanti da segnarne per sempre l’aurea, o semplicemente quali immagini e forme hanno ispirato ai poeti dell’epoca.

Vi raccontiamo il territorio a partire dai suoni nomi, in un viaggio tra popoli Umbri, Etruschi, Romani fino a qualche nome, nato solo meno di un secolo fa.

Maiolo

Maiuolum, forse perchè più grande della vicina San Leo, sparì in una notte, tra il 29 e il 30 maggio del 1700, e oggi ciò che rimane sono i resti della Rocca che dominano il Marecchia e il comune che dell’antico borgo scomparso prende il nome.

Saludecio

Salus Decij, in onore dell’imperatore
romano Decio (201-251)

Casteldelci

Casale d’ilice’, ovvero Castrum Illicis, letteralmente ‘fortificazione vicino ai lecci’.

Verucchio

Il nome del sito deriva dal latino “verrucula-verruculus” “piccola verruca” che ne indica la capacità di godere di una vista privilegiata sulla campagna circostante, su Rimini, data la posizione rialzata (330 s.l.m.).

Montescudo

Rio Alto, Mons Scutulus, Montescudolo, Montescutello ed infine Montescudo. Montescudo ai tempi dell’Imperatore Augusto, serviva anche come stazione militare adibita al cambio di cavalli per i corrieri che da Rimini andavano a Roma, quale il primo scambio di una scorciatoia per la via del Furlo.

Novafeltria

La vocazione al commercio di Mercatino di Talamello, divenuta successivamente Mercatino Marecchia è dimostrata non solo dal nome ma anche dalla presenza di Mercurio, dio dei commerci, nello stemma comunale. 

Mondaino

Mons Damarum o “il monte dei daini”

Già in epoca romana possiamo parlare di un Vicus Dianensis, ovvero di un tempio dedicato alla dea della caccia Diana, posto nelle vicinanze di questo, che con ogni probabilità, doveva essere un luogo ricco di selvaggina e soprattutto di daini.

Sant’Agata Feltria

Ecco a voi Massa Mariana, perlomeno fino all’anno Mille, quando diventò “Terrae Sanctae Agathae” in onore della Santa catanese che secondo la leggenda abitò qui, in quello che poi diventò un oratorio e successivamente la Collegiata.

Montegridolfo

Mons Gredulfus o anche Gradulfus

Un tempo venne chiamata col nome di Monte Lauro, dati i numerosi allori che rigogliosi coprivano il colle; da qui, si pensa, derivò una parola di origine germanica (Hrodulfus o Ridulfus) che avrebbe alterato la parola latina Reduvius, cioè sterposo o rozzo, aggettivo affermatosi in epoca alto-medievale secondo la toponomastica rustica del periodo.

San Leo

Mons Feretri, il “monte delle pecore” dell’insediamento Umbro o il monte del tempio di Giove Feretrio? Su questo gli storici ancora dibattono, ma sappiamo di certo che la regione storica del “Montefeltro” prende nome da questo “sasso”.

Torriana

Scorticata, di origine villanoviana, divenne Torriana nel 1938 per volere di Benito Mussolini

Gemmano

La leggenda vuole che qui, un soldato etrusco sia stato ucciso dai romani mentre portava un anello alla fidanzata, una “Gemma in mano” .

Morciano

Morciano sarebbe stata in epoca romana una comunità fondata da un membro della famiglia Marcia, famiglia che si insediò nella colonia di Rimini e che era in possesso di numerosi territori del circondario riminese. In alcuni documenti medievali ci si riferisce ad un “Marcianum” o “Marzano”.

Pennabilli

Penna, dal latino Pinna e Billi, dal nome del dio etrusco Bel, dio del fuoco, venerato in un tempio, divenuto in epoca cristiana, Chiesa di San Lorenzo.

Coriano

Eccoci a Fondus Cornelianum, dal nome di una famiglia romana che in questo territorio probabilmente ebbe possedimenti, ma l’origine del nome potrebbe essere anche più antica.

San Clemente 

Il nome di San Clemente ha origini illustri: esso deriva infatti dal vescovo di Roma che fu terzo successore di San Pietro dall’88 al 97 d.C. Le prime notizie sul Castrum Sancti Clementis si hanno nel 962 quando Ottone I ne fece dono ai conti di Carpegna.